Le piaghe di Cristo
Nel racconto della passione di Gesù vediamo l’immagine del Cristo crocifisso ricoperto di piaghe. I paramenti sacerdotali di Cristo in croce sono le sue preziosissime piaghe che assumono per noi un doppio significato: sono le ferite che noi stessi abbiamo causato al Figlio di Dio, ma allo stesso tempo sono anche la fonte da cui scaturisce la grazia di Dio.
Per questo motivo le piaghe rappresentano per noi uno stato di odio e amore. Sono l’odio del mondo che rifiuta Cristo, ma sono anche l’amore di Dio che vuole redimere il mondo.
Allora le piaghe di amore di Cristo sono un linguaggio potente che Dio utilizza per trasformare il nostro limite, le nostre mancanze e le incoerenze e peccati in un riflesso meraviglioso di perdono, di misericordia e di vita nuova.
Un vescovo nordamericano affermava che la grande domanda che ogni essere umano si deve fare è questa: <<Perché sta Cristo in croce?>>
Se ci poniamo seriamente questa domanda potremo scoprire perché l’innocente finisce crocifisso, e le molte strade della bugia e del male nella nostra società e nel nostro cuore. Santa Caterina da Siena diceva: <<Ci siamo scambiati, ci siamo scambiati o Cristo perché io sono il ladro e tu l’innocente crocifisso>>.
La contemplazione di Cristo in croce ci aiuta a scoprire la realtà del peccato, a riconoscerlo. Ci aiuta a toglierci le maschere, le bugie che continuiamo a ripeterci, ma soprattutto ci porta alla scoperta di una verità molto più importante: che anche per l’uomo più peccatore c’è la grande speranza della salvezza per mezzo della misericordia di Dio. Come disse Papa Francesco nel suo primo Angelus del 17 marzo 2013: <<Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E anche noi impariamo ad essere misericordiosi con tutti. Invochiamo l’intercessione della Madonna che ha avuto tra le sue braccia la Misericordia di Dio fatta uomo>>.
L.A.